venerdì 5 novembre 2010

Monte e Lago Nero, anello dal passo dello Zovallo

Punto di partenza: Passo dello Zovallo (1403)
Punto più elevato: Monte Nero (1752)
Dislivello in salita: 350
Tempo totale di percorrenza: 2,30 h
Grado di difficoltà: E
Segnaletica: Buona
Punti d'appoggio: Nessuno (anche se si passa abbastanza vicino al Rifugio Prato Cipolla (1585) e al Rifugio Monte Bue (1777))
Accesso stradale: Vedi mappa


Itinerario
Dal passo dello Zovallo si comincia a salire nella faggeta, incontrando presto il bivio col sentiero 001, che scende leggermente per poi mantenersi in costa. All'unico bivio si tiene la sinistra, in salita, e dopo una piccola torbiera si raggiunge il grazioso Lago Nero (1540), circondato da freschi boschi di faggio e abete bianco con sopra i precipizi del monte Nero.



Si torna a salire seguendo le indicazioni per il monte Bue, fino a un valico dove la vista si apre su Prato Grande. Da qui si imbocca il sentiero 003, che fra rocce e pini mughi sale alla cima del monte Nero. Mantenendo lo stesso sentiero, sulla spartiacque fra le valli di Ceno e Nure, si scende decisamente fra i faggi fino a tornare allo Zovallo.


Monte Bue (1777)





Il monte Bue, come il suo vicino Maggiorasca, domina le ampie torbiere di Prato Grande e Prato della Cipolla; si trova nell'esatto punto di confine fra le province di Parma, Piacenza e Genova. Raggiunto dagli impianti di risalita di S. Stefano d'Aveto, presenta un nuovo rifugio (ma anche qualche rudere) sulla vetta, da cui il panorama è davvero straordinario, aperto su tutto l'arco alpino.

Escursioni:
Monti Maggiorasca, Bue e Prato Grande dal Passo del Tomarlo

Monte Nero (1752)



Un affioramento disordinato di rocce vulcaniche e pinetti scuri: il monte Nero si presenta così dall'ampia torbiera di Prato Grande, e anche dal bellissimo Lago Nero non appare certo dolce. Si rivela interessante specialmente per chi è attento alle rarità naturalistiche, come gli abeti bianchi nella zona attorno al lago e soprattutto i pini mughi, rarissimi in Appennino.

Escursioni: Monte e Lago Nero, anello dal passo dello Zovallo








 



Monti Maggiorasca, Bue e Prato Grande, anello dal Passo del Tomarlo


Punto di partenza: Passo del Tomarlo (1485)
Punto più elevato: Monte Maggiorasca (1799)
Dislivello in salita: 450
Tempo totale di percorrenza: 3,15 h
Grado di difficoltà: E
Segnaletica: Assente in un tratto, buona nel resto del percorso
Punti d'appoggio: Rifugio Monte Bue (1777); non lontano si trova anche il Rifugio Prato Cipolla (1585)
Accesso stradale: Vedi mappa in ubicazione. E' possibile parcheggiare poco lontano dal passo scendendo per un breve tratto verso S. Stefano d'Aveto.
Note: E' inevitabile percorrere a piedi circa 2 km di strada asfaltata.

Itinerario
Percorso ad anello che consente di raggiungere due vette vicine, entrambe particolarmente panoramiche ma anche "urbanizzate": il Maggiorasca e il Bue. Dal Passo del Tomarlo si segue il sentiero di crinale, in ripida salita nel bosco. Una deviazione sulla sinistra (segnalata e consigliata) consente di raggiungere brevemente la cima rocciosa di Croce Marticano, esposta sulla val d'Aveto.


Tornati sui propri passi, si raggiungono poi i pratoni sommitali del Maggiorasca.
Scendendo sempre sul crinale, si oltrepassa una sella per poi raggiungere la cima del Bue costeggiando la pista da sci. E' qui presente un rifugio restrutturato e riaperto di recente, in funzione soltanto nei giorni di maggiore affluenza.

Le Alpi Occidentali col Monviso viste dal monte Bue
Si abbandona ora il crinale per seguire i tracciati delle brevi piste blu in disuso (come i resti dello skilift) che scendono a Prato Grande. All'estremità sud-est dell'ampia brughiera si incontra una sterrata che scende alla strada del passo Zovallo; voltando a destra dopo un paio di km di sali-scendi si torna al Tomarlo.

Da sinistra: i monti Tomarlo, Croce Marticano, Maggiorasca, Bue e Nero visti da Compiano