venerdì 9 settembre 2011

Monte Giovo (1991)


E' la massima elevazione di questo settore di crinale ricco di rocce e laghi, simile per certi aspetti a quello parmense. Non sarà un caso se ai suoi piedi giace un altro Lago Santo! Il volto più severo ed alpestre del Giovo si ammira però dal lago Baccio, coronato da pareti verticali e dalle anticime aguzze di Altaretto e Porticciola. Notevole dalla cima lo scorcio sulle Alpi Apuane.

Escursioni
Monte Giovo e Rondinaio: anello dal Lago Santo per Altaretto e Porticciola

Monte Giovo e Rondinaio: anello dal Lago Santo per Porticciola e Altaretto

Punto di partenza: Parcheggio sotto il Lago Santo Modenese (1420)
Punto più elevato: Monte Giovo (1991)
Dislivello in salita: 700
Tempo totale di percorrenza: 5 h
Grado di difficoltà: EE
Segnaletica: Buona
Punti d'appoggio: Vari rifugi alla partenza, presso il Lago Santo





Itinerario 
Dal parcheggio, poco prima di raggiungere il Lago Santo (1501), si abbandona la carrareccia e si volta a sinistra sul sentiero 523, direzione lago Baccio. In un quarto d'ora si raggiunge questo affascinante specchio d'acqua, dominato dalle pareti strapiombanti del Giovo e dell'Altaretto.

Il lago Baccio con dietro il crinale fra Giovo e Rondinaio
Qui c'è una diramazione: il 523 è il sentiero principale e prosegue più dolcemente nella valletta, mentre il 521 compie quasi subito una brusca (e piuttosto pericolosa se c'è bagnato) salita su una pietraia al sole; entrambi conducono comunque al Monte Rondinaio e coprono la stessa distanza.


Lago Turchino visto dal Rondinaio
Salendo sul 521, si raggiunge un crinaletto secondario che a destra regala una vista esclusiva sull'alta valle delle Tagliole, con i laghetti Turchino e Torbido e la sterrata della Foce a Giovo; a sinistra sul gruppo del Giovo; di fronte infine incombe il gran burrone del Rondinaio con in cima la croce. Poco prima di raggiungere il crinale ToscoEmiliano ci si ricongiunge con il 523: un'ultima salita sulla pietraia conduce senza gran difficoltà in cima (1964).

Dalla Croce del Rondinaio verso il Cimone
Tornati alla pietraia, si ignorano i bivi con 521 e 523 e ci si mantiene sullo 00. Comincia ora un tratto di crinale spettacolare, con pareti verticali che precipitano sulla conca del Lago Baccio; evitare di percorrere questo sentiero con il maltempo, siccome non ci sono scappatoie facili verso l'Emilia, e alcuni tratti possono rivelarsi molto insidiosi con terreno bagnato e rischio di fulmini.


La Porticciola
Dopo un'anticima rocciosa ecco la Porticciola, un pinnacolo roccioso che da lontano sembra davvero invalicabile. Una volta di fronte però il sentiero si rivela ben protetto, anche se con qualche sasso scivoloso di troppo. Ormai il Giovo è vicino, ma il pezzo più delicato deve ancora arrivare. Superato un bivio verso la Garfagnana, il sentiero si arrampica sull'Altaretto. Dopo breve ci si trova di fronte una roccia di 5 o 6 metri attrezzata con un cavo e una catena: gli appigli sono buoni, ma a destra c'è un discreto strapiombo.
Passato questo pezzo il grosso è fatto: un ultimo sforzo in salita e si è in cima al Giovo (1991).
 

Lago Baccio dal Giovo
Il sentiero più diretto per rientrare al Lago Santo è il 525: in pochi passi si perdono 500 metri di dislivello, superando alcuni tratti un po' infidi e scivolosi. La vista dall'alto sui due laghi (con colori diversi a seconda dell'incidenza solare) vale però la fatica delle ginocchia!

Lago Santo Modenese