sabato 1 giugno 2013

Pietra di Bismantova (1041)

Girovagando fra le dolci e boscose colline reggiane, può capitare di trovarsi all'improvviso di fronte a un colossale quanto inaspettato bastione di roccia: è la Pietra di Bismantova, dove il paesaggio si fa geometria.


Resti di insediamenti preistorici sulla sommità dimostrano che l'uomo ha sempre sfruttato questa fortezza geologica. Lo stupore che proviamo tuttora sotto la Pietra, per i nostri antenati dovette tradursi in devozione: altrimenti non troveremmo uno splendido eremo e una chiesetta proprio sotto la grande parete sud; ed è risaputo che molti edifici cristiani (specialmente in zone remote di montagna) sorgono in punti dove prima c'erano luoghi di culto pagano. Insomma, dove la natura è troppo grande per l'uomo, si tira sempre in ballo Dio o simili.


Oggi il culto per la Pietra è decisamente passato nelle mani degli arrampicatori, aggrappate mirabilmente alle sue pareti: da almeno 40 anni qui si è sviluppata la più grande palestra naturale di arrampicata dell'Appennino, a un'ora scarsa dalla Pianura Padana. Sul lungo anfiteatro di calcare, prominente quasi 200 metri, sono presenti decine di vie, che arrivano fino al grado 8c. C'è anche una gran bella via ferrata.

La Pietra comunque può soddisfare anche chi vuole semplicemente fare una passeggiata accanto al suo perimetro, o un picnic domenicale sui grandi prati sommitali, dove il panorama abbraccia tutto l'Appennino emiliano. Occorre naturalmente stare a debita distanza dai salti rocciosi, e tenere sempre sott'occhio i bambini. Sassolini lanciati per gioco potrebbero diventare pericolosi per gli arrampicatori, persone intere ancora di più.

Nessun commento:

Posta un commento