lunedì 22 settembre 2014

Aviemore - Loch an Eilein: primo giorno di trekking in Scozia

36 ore. Non di più per trascorrere dalle zanzare, il puzzo di spazzatura, i vicoli e il porto di Ramsgate; alle gallerie d'arte e i mercati traboccanti di gente e colori a Londra; ai campanili e i palazzi scuri, austeri di Edimburgo che si confondono col grigio della nebbia; e infine alle sfumanti prospettive di pini e larici fra i cui tronchi filtrano i raggi del sole ormai nordico nel Cairngorms National Park.

Loch an Eilein

Raggiungo Aviemore in una luminosa domenica pomeriggio: dopo avere appoggiato il sedere su un aereo Easy Jet, autobus National Express e Citylink, biciclette ai punti noleggio Barclays di Londra, finalmente posso sollevarlo e utilizzare il mezzo di trasporto a me più congeniale: le gambe. Lascio il trolley nell'ottimo Youth Hostel; il check in è alle 14 ma non ho voglia di aspettare... qui il sole va preso al volo!

Rivier Spey

Sentieri e percorsi pedonali partono direttamente dal paese, nella migliore tradizione britannica. Attraverso su un ponte il Rivier Spey e mi ritrovo nel Rothiemurchus, difficilissimo nome (nella migliore tradizione scozzese) della foresta che ricopre tutto il versante nord dei Cairngorms. Diverse specie di abeti, larici, rari pini di Caledonia danno vita a un sottobosco meraviglioso, pieno di muschio e funghi, brulicante di profumi e di vita.

Che porcino! Ma qui non li scoreggiano neanche...

Costeggio il Rivier Druie fino a Coylumbridge, dove imbocco un'ampia strada bianca nel bosco. Dopo non molto, un bivio rispecchia il prossimo biforcamento della valle: a destra destinazione Loch Eanaich, meta di un pregevole percorso per MBK; a sinistra Lairig Ghru, forse il più bel passo montano della Scozia.

Cairn Gorm dietro al castello del Loch an Eilein


Mi dirigo verso quest'ultimo, ben sapendo che non lo raggiungerò... oggi pomeriggio voglio giusto fare una passeggiata pregustando da lontano e dal basso ciò che mi aspetta domani! Peccato che la foresta copre ogni visuale e i lunghi rettilinei, insieme al terreno pressoché pianeggiante, la fanno apparire interminabile, e dopo un po' noiosa.


Poi finalmente gli alberi si cominciano a diradare, in uno scenario quasi da steppa, e sullo sfondo si materializzano di nuovo - più vicini e imponenti - i profili dei Cairngorms, che avevo visto l'ultima volta dall'ostello. In fin dei conti dei collinoni, con prati sterminati e giusto qualche rupe e ghiaione in prossimità della forra del Lairig Ghru, e la nebbia che ancora ricopre le zone centrali dell'altopiano. Balza subito all'occhio la stazione sciistica Cairngorm Mountain, coi tracciati delle piste e le strisce di lumaca della funicolare.


Raggiungo un nuovo bivio, dove prendo a destra verso il Loch an Eilein. Ora il terreno è più vario, con brevi su e giù, alberi isolati, ruscelli, laghetti paludosi: mi trovo con ogni probabilità in una zona di antichi depositi morenici. A nemmeno 300 metri di quota, lo scenario ha molto in comune con quelli alpini che trovi sopra i 2000, quando le foreste di conifere cominciano a lasciare spazio ai prati e alle rocce.


In leggera discesa, mi porto verso il lago, la cui presenza si intuisce in un ampia spianata fra i pini: completamente circondato dal bosco, il Loch an Eilein è un vero gioiello, con tanto di castello diroccato su un isolotto. La luce radente del pomeriggio e l'aria tersa mi permettono di scattare qualche bella foto - nei limiti della compattina (e del suo proprietario!).



E' ora di girare i tacchi. Seguendo una nuova strada bianca, non più tutta nel bosco ma in un ambiente più antropizzato, mi ritrovo nuovamente a Coylumbridge, e da qui ad Aviemore. Avrei tempo per un giro veloce nella Natural Reserve giusto dietro l'ostello, ma preferisco lavare e asciugare qualche vestito in vista dei prossimi giorni! To be continued...

Itinerario

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