giovedì 12 febbraio 2015

Da Civago al rifugio Battisti, ciaspolata nell'Abetina Reale

Tre valli cingono il Gigante: a nord la val d'Asta, con le piste da sci di Febbio; a sud ovest la selvaggia val d'Ozola, ricca di acque convogliate verso la storica centrale idroelettrica di Ligonchio; a sud est infine, nell'angolo più remoto, l'alta valle del Dolo. Ceduta ai duchi d'Este nel XV secolo, conserva il toponimo Abetina Reale, e le sue abbondanti risorse forestali sono state sfruttate fino a pochi decenni fa.

Rifugio Segheria, Abetina Reale

L'orientamento verso il sole di quest'ultima vallata è pressoché unico nel versante Emiliano dell'Appennino, dove la maggior parte dei fiumi scendono verso nord o nord-est; e ricorda quello dei torrenti che scendono in Toscana. Nonostante ciò la presenza di alti crinali sui tre lati permette alla neve di conservarsi a lungo.



Fra i bacini di Dolo e Ozola (orientato quasi specularmente) si distendono gli ampi prati di Lama Lite: il nome richiama evidentemente a discordie antiche per l'utilizzo di questi pascoli, al confine fra diverse comunità sia in Emilia sia in Garfagnana. Oggi resta un importante crocevia di sentieri, avvalorato dalla presenza di uno dei più antico e alto rifugio della provincia di Reggio, il Battisti.

Verso Lama Lite, sotto il monte Cipolla

Ed è proprio da Civago che comincia il percorso classico invernale per raggiungere questo nido d'aquila posto fra Cusna e Prado, praticamente nel cuore dell'Appennino Tosco Emiliano. A Case di Civago lasciamo l'auto, per poi incamminarci lungo la carrozzabile che costeggia il Dolo.

Case di Civago e monte Penna

Abbiamo la fortuna di trovare tanta neve fresca, e la traccia già battuta il giorno prima dagli eroici rifugisti saliti ugualmente dopo la nevicata più copiosa dell'anno (almeno per ora).


La strada diventa un ampio sentiero dopo il cartello per la nuova ferrata sulla Penna di Civago, visibile sopra di noi a destra. Salite dolci e tratti in costa privi di pericolo ci fanno raggiungere la breve deviazione per il rifugio San Leonardo al Dolo, alla nostra sinistra. Noi proseguiamo sul 605, che è l'unico sentiero battuto; e dopo un ponticello sul fiume ci troviamo dentro l'Abetina Reale.

Torrente Dolo

Gli abeti bianchi sono carichi di neve che si squaglia al sole, cadendo in docce polverose se va bene, in pezzetti più solidi se va male... dopo un po' di salita più marcata eccoci al rifugio Segheria, dove il bosco si apre e le moli rocciose di Prado e Sassofratto danno splendida mostra di sé: uno scorcio che saprebbe molto di Alpi anche senza 80 cm di neve fresca sui tetti!

La Casa del Custode e il monte Sassofratto

Il sentiero continua a risalire dolcemente l'abetaia mista faggeta, tenendosi il torrente sulla sinistra; un ultimo tratto un po' più ripido e sbuchiamo su terreno aperto, ormai vicini a Lama Lite; il monte Cipolla, noto per svalangare spesso e volentieri, si innalza carico di neve sulla nostra sinistra, a debita distanza dal sentiero. Presto la vista si apre anche sul Cusna, sul suo sterminato e spoglio versante sud.

Monte Cusna

Un breve tratto in costa ci porta al rifugio Battisti, dove malgrado il sole e la temperatura gradevole decidiamo di goderci la stufa, anche per apprezzare meglio la freschezza di una meritata Menabrea. Ci fermiamo poco, siccome siamo partiti tardi e ora sono già le 15. Ci sarebbero state varie possibilità di compiere un giro ad anello, ma non conoscendo bene la zona, abbiamo preferito mantenerci sull'unico sentiero battuto, cioè quello dell'andata.

Vista verso l'Appennino modenese

In discesa le ciaspole rendono bene, e in meno di due ore siamo all'auto, pronta a dare di nuovo il meglio di sé sulle strade innevate, infestate da incapaci al rientro dalla domenica passata a Febbio. Per fortuna il Cusna è grande, anzi gigante, e c'è posto per tutti!

Punto di partenza: Case di Civago (1048)
Punto più elevato: Rifugio Battisti (1751)
Dislivello in salita: 710
Tempo totale di percorrenza: 5 ore 
Grado di difficoltà: EI
Segnaletica: Ottima
Punti d'appoggio: Rifugio San Leonardo al Dolo, Rifugio Segheria, Rifugio Battisti
Accesso stradale: Parcheggio abbastanza ampio al lato della strada a Case di Civago



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